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Scilla Meccanica al MECSPE Bologna 2021

Scilla Meccanica è presente al MECSPE 2021, che da quest'anno si svolgerà presso la fiera di Bologna dal 23 al 25 novembre.
Scilla Meccanica partecipa a questo evento aderendo al collettivo Apindustria Brescia a cui fa riferimento lo stand B-26 padiglione 26.

Christmas ergo cogito

“Coraggio, il meglio è passato”, recita uno dei più famosi aforismi del grande Ennio Flaiano. Forse dovremmo rassegnarci anche noi e ammettere che la nostra dolce vita è ormai cosa morta, irrecuperabile. Forse, aveva ragione Pier Paolo Pasolini quando nella seconda metà degli anni ’50 affermava: “Noi ci troviamo alle origini di quella che sarà probabilmente la più brutta epoca della storia dell’uomo, l’epoca dell’alienazione industriale”. Se ripensiamo al nostro ultimo anno di vita, risulta difficile rimanere indifferenti alla profezia pasoliniana e dentro di noi sale l’inquietudine. La pandemia, isolandoci, facendoci ammalare, uccidendo i nostri cari, ha messo alla prova la nostra psiche e la nostra economia. È davvero questo il nostro momento storico? Siamo proprio noi, settant’anni dopo, le creature condannate a vivere la più brutta epoca della storia dell’uomo? L’epoca dell’alienazione industriale è davvero la nostra epoca?
Scilla Meccanica al MECSPE Parma 2020

Le preoccupazioni collegate all’andamento della pandemia Covid-19 su scala mondiale, innescano inevitabilmente incertezze e dubbi sull’opportunità e sulla reale efficacia di una partecipazione ad un evento fieristico. Al netto della possibilità che MECSPE 2020 possa risentire di una oggettiva riduzione della partecipazione di visitatori ed espositori, soprattutto provenienti dall’estero, Scilla Meccanica conferma la sua presenza aderendo all’iniziativa promossa da API industria Brescia. Per tutti gli aderenti alla collettiva di aziende bresciane vi è la certezza che gli organizzatori della Fiera di Parma abbiano focalizzato il loro impegno sull’obiettivo di garantire tutti i requisiti di sicurezza per i partecipanti.

Covid-19: la gestione dell'emergenza

Sono passati ormai tre mesi dal 21 febbraio 2020, il giorno dell’annuncio del primo caso di positività al Coronavirus, riscontrato a Codogno in provincia di Lodi. Nelle settimane precedenti arrivavano notizie frammentarie di una epidemia che si stava diffondendo in Cina, ma tutti noi pensavamo che si trattasse di qualcosa di distante che non ci avrebbe riguardato e, se ci avesse toccato, l’avremmo gestita e superata come una qualsiasi influenza invernale. Il numero di vittime che stava alimentando quella lontana situazione non poteva tuttavia essere considerato normale e, tantomeno, un semplice dettaglio per appassionati di statistica.

In quei giorni di fine febbraio Ancilla Bezzi e il sottoscritto erano impegnati nell’esposizione fieristica “Fornitore offresi 2020” a Erba in provincia di Como.  All’arrivo della notizia del primo caso di Codogno si è immediatamente percepito un rumoreggiare tra i padiglioni. L’interesse per la fiera andava rapidamente scemando, lasciando crescere una diffusa preoccupazione e il desiderio di sciogliere i ranghi per tornarsene a casa, con l’istinto di doversi proteggere e capire cosa sarebbe successo l’indomani.

Una telefonata al dott. Luigi Residori, un carissimo amico medico in forza all’ospedale Borgo Trento di Verona, ci ha subito allertato sull’importanza di quella notizia: prefigurandoci lo scenario drammatico che da lì a tre settimane più tardi avremmo realmente vissuto, ci ha esortato a prendere la situazione molto sul serio.

Dobbiamo ringraziarlo per il suo consiglio se, nel corso dello stesso weekend, la direzione aziendale ha provveduto ad organizzare ed attivare immediate misure di sicurezza, prescindendo dalla mancanza di direttive ufficiali di governo, enti e strutture sanitarie che in quel primo frangente apparivano attendiste e poco coordinate nelle comunicazioni attraverso i media.

L’interruzione di qualsiasi attività formativa in aula, lo scaglionamento del personale in orari differenziati, il blocco delle visite di consulenti e rappresentanti, la regolamentazione rigida degli accessi e la divulgazione delle regole igieniche da adottare, tutto questo, applicato sin dal lunedì 24 febbraio, ha permesso che l’attività lavorativa di Scilla Meccanica si svolgesse regolarmente in sicurezza. Fino alla chiusura delle attività produttive del 23 marzo 2020, sancita dal DPCM del 22 marzo 2020, non è stato riscontrato in azienda nessun caso di positività al Corona Virus.

Da lì in poi, le attività d’ufficio si sono regolarmente svolte in modalità smart working, mentre la prospettiva di un fermo di tre settimane delle attività di produzione è stata ricalibrata con la riapertura in deroga anticipata al 16 aprile 2020. Ripartenza preventivamente comunicata alla Prefettura di Brescia, legittimata della richiesta, da parte di una sessantina di clienti, di forniture di componenti necessari ad alimentare specifiche attività di filiera, classificate “necessarie” e autorizzate dal decreto governativo.

L’azienda ha nel frattempo attivato, seppur in minima parte, la Cassa Integrazione Guadagni Ordinari (CIGO) in deroga per Covid-19.

Nonostante il fermo produzione, l’interruzione di continuità dei rapporti fornitore-cliente e la brusca cesura del flusso ordini-consegne-pagamenti abbiano determinato conseguenze il cui impatto negativo tenderà a proiettarsi sul medio-lungo termine, Scilla Meccanica non ha esitato ad anticipare ai lavoratori la cassa integrazione, come previsto dagli accordi tra governo e parti sociali.

 

Il DPCM del 26 aprile 2020 ha determinato la ripresa regolare dei settori produttivi.

Le attività lavorative di Scilla Meccanica si svolgono attualmente nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio.

La direzione, in collaborazione con RSPP, RLS e consulenti legali in materia ha divulgato internamente ed esternamente il “Protocollo Aziendale Emergenza Covid-19” oltre ad un fascicolo di procedure da adottare quotidianamente in azienda ai fini di prevenzione dal contagio. Le misure adottate si riassumono nei principi di:

 

  • distanziamento;
  • igienizzazione delle mani;
  • dispositivi di protezione individuali;
  • barriere parafiato;
  • misura della temperatura all’ingresso;
  • contingentazione di spazi e percorsi;
  • pulizia e igienizzazione professionale degli ambienti, a stretta cadenza periodica;
  • limitazione, con criterio dell’indispensabilità, all’ingresso di manutentori, consulenti e rappresentati;
  • turnazione del personale;
  • attivazione lavoro agile da casa;
  • utilizzo ammortizzatori sociali;
  • sospensione attività di formazione collettiva.

 

La direzione aziendale ha nominato un comitato di emergenza che si occupa del regolare aggiornamento del protocollo di sicurezza e monitora sulla sua applicazione in collaborazione con i responsabili di reparto.

Il personale è puntualmente istruito e formato mediante comunicazioni, affisse in bacheca e inviate al rispettivo indirizzo di posta elettronica.

Il logo di Scilla Meccanica

"Il fine era, anzi è, quello di dare una sistemazione al già fatto per contribuire al fare. E la curiosità di chi indaga è del resto solo in apparenza fine a se stessa. Essa è soltanto l’altra metà della curiosità professionale, anzi proprio dell’ansia di produrre innovazione, caratteristica di chi opera. Infatti chi opera si attende dagli studiosi proprio una prognosi per il futuro. E chi ricerca va a cercarla proprio nel già fatto.” Giovanni Anceschi, L’oggetto della raffigurazione.

Premio Smaltimento Assistito 2019

Il 5 dicembre 2019, a San Zeno Naviglio (BS), si è tenuta la serata di gala organizzata da Intramedia Srl per la consegna del premio Smaltimento Assistito 2019. Molte le aziende partecipanti che hanno intrapreso un percorso di gestione dei rifiuti affidandosi alla guida e straordinaria competenza del team di Intramedia Srl. Ancilla Bezzi, direttore generale di Scilla Meccanica, ha ricevuto dalle mani di Luca Moretta, titolare di Intramedia e ideatore del metodo Smaltimento Assistito, il premio “Top Normativo 2019”. Scilla Meccanica ha conseguito il riconoscimento per “i risultati ottenuti con gli accorgimenti messi in atto per il rispetto della normativa di gestione dei rifiuti”. Il merito del premio e un particolare ringraziamento vanno a Giusi Rubaga e Stefano Cantaboni di Scilla Meccanica, che hanno gestito magistralmente tutti gli aspetti formali e operativi di implementazione del nuovo sistema di gestione.